L’Italia ha un nuovo volto che i flussi migratori hanno contribuito a rendere sempre più simile agli USA , UK, Francia, etc. e sempre meno simile a quello che era il nostro Paese soltanto 15 anni fa.
La presenza dei cittadini stranieri ha assunto rapidamente una dimensione decisamente ragguardevole.
Oggi rappresentano il 5% della popolazione italiana, con una crescita che si aggira al +15,3% all’anno. Inoltre, in considerazione di una età media bassa (più dell’80% ha un’età compresa fra i 18 ed i 45 anni), i lavoratori stranieri costituiscono il 6% della popolazione attiva e quasi il 7% della forza lavoro italiana.
Si stima che dispongano di un salario medio di 1.100/1.200 euro mensili con una capacità di acquisto annuale compresa fra i 25 ed i 30 miliardi di euro.
Sappiamo che sono in larga maggioranza diplomati o laureati, che uno su tre usa il computer e uno su dieci fa acquisti in rete. Spendono molto per il telefono e sono ottimi clienti delle agenzie viaggi, ma non solo. Nelle città principali arrivano a rappresentare il 40% dei nuovi allacci, quasi uno straniero su due ha una polizza assicurativa in famiglia oltre ad un conto corrente in banca. 950.000 sono i contratti di lavoro e 164.000 le imprese registrate a nome di stranieri, di cui molte donne.
La popolazione straniera rappresenta dunque, in termini di business, una nuova frontiera su cui puntare. A questo punto sorge una domanda: come raggiungerli?
fonte etnomedia.org
giovedì 17 luglio 2008
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